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A notte fonda - 2a parte


di giov60
16.10.2023    |    31.446    |    18 9.9
"Milena mi si sfila da sotto e si gira togliendosi il tanga..."
Verso le nove del mattino la casa si sveglia e come ogni sabato ci sono alcune faccende da sbrigare prima di pranzo la principale delle quali è la spesa settimanale al supermercato.
Milena e Giulia sono in bagno e le sento confabulare e ridacchiare mentre si preparano per uscire.
La spesa settimanale per me è un momento di eccitazione perché, solitamente, Milena si veste in modo provocatorio per attirare gli sguardi degli uomini che, svogliatamente, accompagnano le proprie mogli nel giro tra i banchi delle merci in esposizione. Anche io spingo il carrello, ma i miei occhi sono sempre puntati ora su mia moglie ore sulle espressioni degli uomini che le passano accanto o sulle reazioni spesso indispettite e gelose delle rispettive mogli. Mi diverte ed eccita ogni volta.
Sono già in macchina quando vedo arrivare madre e figlia e quasi mi prende un coccolone: Milena, come al solito, indossa una gonna al ginocchio con uno spacco che le arriva a oltre metà coscia e una camicetta con abbondante scollatura che mette in mostra il suo seno costretto in un reggiseno volutamente più piccolo del necessario da far quasi esplodere le mammelle fuori dalle coppe; Giulia invece indossa un fuseaux cosi aderente che si vedono chiaramente le labbra della sua figa come se non indossasse gli slip e un top cosi sottile che i capezzoli non fanno fatica a emergere puntuti come mai avevo fatto caso. Entrambe truccate a modo da sembrare la prima più giovane, la seconda una ragazza di più di vent’anni.
“Siete due fighe della Madonna!!”. Giulia arrossisce al mio complimento volutamente triviale e i suoi capezzoli sembrano gonfiarsi a conferma che le ha fatto piacere ricevere un simile complimento. Milena sorniona mi fa un occhiolino complice.
Durante il giro nel supermercato mi tengo volutamente dietro ad ammirare madre e figlia che si muovono con studiata postura anche se Giulia continua ad arrossire perché forse non è ancora completamente a suo agio anche se, con il passare dei minuti, si scioglie e il suo muoversi diventa sempre più consapevole.
“Giulia, amore di papà ma indossi lo slip? Da quando posso capire sembra che tu non lo porti!” le dico affiancandomi un attimo mentre Milena è chinata a prendere una ricarica di detersivo.
“Chissa!!” risponde sorniona Milena che con il viso all’altezza del culo di Giulia può constatare anche la mia malcelata eccitazione.
Usciti dal supermercato decido, data l’ora, di prendere un aperitivo e, parcheggiata l’auto, ci avviamo verso un bar poco lontano. Mentre camminiamo abbraccio Milena alla vita mentre Giulia mi si appressa dall’altro lato e, presa la mia mano, se la cinge anche lei alla vita. Camminiamo lungo un viale alberato e mi viene spontaneo abbassare la mia mano destra verso il culo di Milena che apprezza il mio gesto dandomi un bacetto sulla guancia. Mentre le sue labbra sono ancora poggiate sul mio volto sento la mano di Giulia che afferra la mia e la conduce verso le sue chiappe. Posso constatare quanto sottile sia la stoffa dato che sento chiaramente il calore della pelle sulla mia mano e non posso fare a meno di palpare con voluttà quella chiappa giovane cosa che provoca in Giulia un brivido che le fa chiudere gli occhi ed emettere un piccolo sospiro.
Mentre le donne si siedono al tavolo io provvedo a portar loro l’aperitivo così da fare prima e rientrare a casa. Il volto di entrambe sprizza felicità e complicità mentre mi avvicino con il vassoio. Beviamo quasi assetati e in dieci minuti siamo a casa.
A casa Milena toglie la gonna e rimane con la camicia che le arriva appena sotto la rima dei glutei mentre Giulia smette i fuseaux e top ed indossa una canottiera dalle spalline strette e lunga fino a metà coscia ma estremamente aderente, mentre fino a ieri avrebbe indossato una tuta da casa comoda e larga.
L’atmosfera in casa è frizzante ma tutto rimane sospeso perché dopo pranzo sia mia moglie che mia figlia escono, non ho capito perché e io ho già appuntamento con le partite di calcio in televisione.
Verso le sedici e trenta, terminata la prima partita del pomeriggio decido di farmi una doccia per affrontare al meglio la serata con mia moglie: di solito si esce a cena e poi si passa il resto della sera in qualche locale o a casa di amici, ma non sono quasi mai io a decidere. Sono ormai le diciotto e docciato e sbarbato, fresco come una rosa mi accingo ad assistere alla partita che tra poco inizierà indossando un pantaloncino ed una comoda maglietta di cotone. Dopo poco rientra a casa la mia dolce signora con un impressionante numero di buste e pacchetti. Le chiedo quanti negozi ha svaligiato ottenendo per risposta una pernacchia poi le chiedo di Giulia e mi dice che rientrerà non prima delle ventuno chiedendomi di prenotare per cena una pizza a testa.
Perfetto, stasera nemmeno si esce!!
Ho un certo disappunto per questa serata da passare a casa: di solito al sabato mi piace portare Milena in giro vestita in modo provocante così da caricarmi poi per l’amplesso del fine settimana; anche a Milena piace esibirsi perché è consapevole di essere una figa di razza, ma, siccome non comando io ma le mie donne, mi devo adeguare!
Sento che Milena entra in bagno uscendone dopo una veloce doccia e la sento che sta spacchettando gli acquisti appena fatti nella camera di nostra figlia. All’intervallo della partita entra in salotto con un trucco leggerissimo, un tanga da paura, uno striminzito copri capezzoli, perché quello non poteva chiamarsi reggiseno, e con movenze da ragazzina mi invita a seguirla.
“Ma dove hai preso sta roba in un sexy shop?” chiedo quasi ridendo
“Dove si vestono le ragazzine come me, papino caro!”
Papino caro?
Sta giocando o sta parlando seriamente?
Mi porta accanto al letto e si stende su di esso poi porta la mia mano vicino ad un capezzolo e, spostando la sottile strisciolina di stoffa che lo ricopre, si fa per dire, mi invita con una vocina suadente a toccarlo.
“Dai papino senti come sono cresciuta!”
Le tocco il capezzolo che è duro, segno che è eccitata dal gioco perverso che mi sta costringendo a fare.
“Sai papino ti ho visto stanotte insieme a mamma che mi guardavi e ho visto anche quello che è successo dopo! Ma adesso che mamma non c’è perché non provi con me per vedere se sono brava anch’io!”
“Milena ma che cazzo dici!?!”
“Dai non fare lo stupido che stanotte avevi il cazzo duro guardando Giulia! E mi hai anche sborrato in bocca, porco di un padre!”
“Si stanotte avrò avuto anche il cazzo duro, ma anche tu ….”
“Dai lo so che vorresti provarci, falla con me questa prova!”
La cosa mi ha oltremodo eccitato anche per l’atteggiamento caldo e voglioso di Milena che nel frattempo ha preso in mano il mio cazzo che sbugiarda il mio atteggiamento.
“Dai scopa tua figlia porco di un padre! Ce l’hai già duro! Faglielo sentire alla tua bambina quanto la desideri!”
Mentre mi sfilo la maglietta e i pantaloncini Milena si mette in ginocchio sul letto di Giulia e a gambe divaricate mi mostra la sua figa che mi pare pulsare come quella di una cavalla in calore che attende il suo stallone. Mi posizione dietro di lei e spostando appena il filo del tanga affondo il mio cazzo nella sua figa bollente.
“Ti piace la mia fighetta, papino?”
“Certo che mi piace la tua figona Milena!”
“No papino sono Giulia, mamma non c’è adesso!”
“Si amore sei Giu…Giu..Giuliaa” grido affondando fino alle palle il mio cazzo.
Milena mi si sfila da sotto e si gira togliendosi il tanga.
“Dai vieni a scopare tua figlia porco!”
Affondo di nuovo in lei che continua ad incitarmi a scopare Giulia
“Dai porco di un papà, dai affonda dentro la figa di tua figlia!”
In due minuti non riesco più a resistere e come Milena sta già godendo da alcuni minuti anche io arrivo all’orgasmo e, tirato fuori l’uccello dalla figa spando il mio piacere sul corpo di Milena e il letto di Giulia.
Mi accascio sopra mia moglie dandole della puttana pervertita.
“Sii sincero: non ti è dispiaciuto!”
“Sei una lurida!”
“Sì ma anche tu sei un adorabile porco!”
Ci rimettiamo in piedi storditi e Milena aggiusta le lenzuola del letto di Giulia per riordinare.
“Ma che fai? Non cambi il lenzuolo? C’è la mia sborra e anche i tuoi umori!”
“L’ho promesso a Giulia che me lo sta chiedendo da tempo!”
Il tempo di rimetterci in sesto, si fa per dire, che sento il campanello squillare.
Le pizze sono arrivate e con esse rientra anche Giulia.
Pago il fattorino mentre Milena ha già preparato la tavola e Giulia è in camera a cambiarsi.
Arriva in maglietta che le lascia scoperte le gambe. Intuisco che potrebbe essere senza intimo ma il recente amplesso mi ha abbassato la libido per cui non indago oltre.
Terminata la pizza, Giulia sparisce in camera sua mentre Milena sparecchiata la tavola, entra prima in camera di Giulia poi nella nostra e ne esce poco dopo con una sottoveste trasparente con ampio spacco laterale e un perizoma nero che mi fa strabuzzare gli occhi. Si siede accanto a me sul divano e mi avverte che fra poco Giulia mi farà vedere una piccola passerella con gli abiti acquistati nel pomeriggio.
Passerella? Ma che cazzo stanno combinando queste due?
Milena prende il telecomando della tv e spegne l’apparecchio dopo aver anche abbassato le luci del salotto. E’ il segnale per Giulia che entra con un vestitino di seta molto aderente, elegante ma anche casto. La cosa mi tranquillizza. Approvo la scelta e anche la presentazione elegante della ragazza. Poi torna con un costume da bagno che lascia poco all’immaginazione e lo presenta con movenze che poco si addicono a quella ragazza di mia figlia. Allungata sul divano Milena appoggia la sua testa sulle mie gambe e questo mi permette non mostrare alla ragazza l’effetto che mi sta crescendo tra le gambe.
Infine, e non riesco a capire se è lo stesso indumento indossato poco prima dalla madre, riecco il microscopico perizoma e relativo copri capezzoli che mi ha scombussolato solo due ore prima.
Giulia lo indossa con un leggero rossore in viso che però non le impedisce di mostrarsi a me in tutta la sua maliziosità.
Milena intanto già da qualche minuto aveva portato la sua mano dietro la testa e mi stava tastando il cazzo come a verificare le mie reazioni e lo ha tirato fuori proprio quando nostra figlia entrava per l’ultima passerella.
Giulia con movenze evidentemente studiate intanto si era avvicinata a noi e dandoci le spalle si è chinata con le gambe leggermente divaricate a farci intravvedere le labbra della sua giovane figa.
Milena a questo punto alzandosi lascia che Giulia si sieda tra noi.
Mi ritrovo con il cazzo duro fuori dai pantaloncini e con Giulia che me lo afferra stringendolo con passione.
“Vedi mamma quanto papà è orgoglioso di te!”
“Cosa stai pensando amore di mamma? Come ti sembra il cazzo di papà?”
Giulia alza lo sguardo dal mio uccello, mi guarda soddisfatta e, girandosi verso la madre:
“Rassicurante!”
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